Closer newsletter
Ciao,
sei arrivato a questa pagina perché in qualche modo sei entrato in contatto con la nostra associazione: magari hai sostenuto qualche nostro progetto, hai partecipato a IAS, ci hai scritto per avere informazioni, oppure perché sei interessato a PIOMBI.
In questi mesi in cui, a causa della pandemia da Covid-19, gli ingressi di persone esterne nelle carceri sono stati sospesi e ridotti, abbiamo ragionato su quale potesse essere il modo migliore per far conoscere la realtà del carcere e in che modo continuare far entrare in carcere chi è fuori.
In un anno in cui tutti ci siamo sentiti meno liberi di muoverci, di incontrarci, di conoscere nuove persone e nuovi luoghi, è stato interessante aver avuto la possibilità di confrontarci con chi la reclusione la vive ogni giorno, da anni, per anni. Abbiamo discusso e riflettuto a lungo, ogni venerdì nella fascia oraria 13-17, giorno in cui possiamo entrare per incontrare nella sala ricreativa del carcere le donne ristrette.
È così nata l'idea di chiedere a scrittori e giornalisti, a partire da quelli che sono stati ospiti di IAS, di scrivere di carcere, libertà, giustizia e di ingiustizie.
Da questo scambio nasce PIOMBI, la nuova newsletter di Closer.
Per iscriverti, è sufficiente compilare il form sottostante; speriamo non accada, ma qualora lo volessi puoi cancellarti dalla newsletter in qualsiasi momento.
PIOMBI raccoglie storie, poesie, parole e testimonianze sul carcere in Italia, nel mondo, nei libri, nei film.
PIOMBI
Un'ora di libertà al mese
L'illustrazione è di Simone Massoni.
Grazie per il tuo sostegno.
Closer
sei arrivato a questa pagina perché in qualche modo sei entrato in contatto con la nostra associazione: magari hai sostenuto qualche nostro progetto, hai partecipato a IAS, ci hai scritto per avere informazioni, oppure perché sei interessato a PIOMBI.
In questi mesi in cui, a causa della pandemia da Covid-19, gli ingressi di persone esterne nelle carceri sono stati sospesi e ridotti, abbiamo ragionato su quale potesse essere il modo migliore per far conoscere la realtà del carcere e in che modo continuare far entrare in carcere chi è fuori.
In un anno in cui tutti ci siamo sentiti meno liberi di muoverci, di incontrarci, di conoscere nuove persone e nuovi luoghi, è stato interessante aver avuto la possibilità di confrontarci con chi la reclusione la vive ogni giorno, da anni, per anni. Abbiamo discusso e riflettuto a lungo, ogni venerdì nella fascia oraria 13-17, giorno in cui possiamo entrare per incontrare nella sala ricreativa del carcere le donne ristrette.
È così nata l'idea di chiedere a scrittori e giornalisti, a partire da quelli che sono stati ospiti di IAS, di scrivere di carcere, libertà, giustizia e di ingiustizie.
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* significa che il dato รจ obbligatorio
